Con le tecnologie attuali qualsiasi mulinello va bene, perche' ognuno e' dotato di un buon rapporto di recupero (ossia la quantita' di filo recuperato per ogni giro di manovella), una buona frizione, un bobinaggio del filo conico ed a spire incrociate (che favoriscono la fuoriuscita del filo) ed a seconda dei materiali costruttivi un peso assai contenuto.
Sorge spontanea la domanda : allora quale acquisto ?
Diamo una specie di decalogo:
Dalla condizione 1 a mio giudizio non si puo' prescindere perche' puo' capitare di esaurire una bobina (causa parecchi incagliamenti con conseguente perdita di artificiale nonche' di filo) o di aver bisogno di un filo con caratteristiche superiori di carico di rottura durante la stessa battuta di pesca perche' e' cambiato l'ambiente ( si passa da un tratto di fiume o lanca sgombro di ostacoli ad un tratto pieno di piante, canneti etc. ) per il resto vedete voi.
Diamo uno sguardo alla capacita' delle bobine: devono contenere almeno 100 mt. di filo del diametro dello 0,25. Cio' permette di montare agevolmante anche uno 0,18 trecciato. Infatti tali fili pur dichiarando un diametro inferiore allo 0,25 in realta', per costituzione non hanno una sezione cilindrica bensi' ellitica, si avvicinano a tale diametro.
Un consiglio su come regolare la frizione in base al filo contenuto:
Cio' vi evitera' di rompere il filo durante il recupero di un pesce con conseguente beffa !